Torna anche nel 2024, grazie a un finanziamento del Comune di Prato, il progetto “Comunicare per non dimenticare”. Realizzato dal Museo della Deportazione e della Resistenza in collaborazione con il Comune, l’Associazione per il Gemellaggio Prato-Ebensee e Aned, il progetto permetterà di individuare, tramite un concorso, una delegazione di studenti delle scuole pratesi che parteciperà al Viaggio della Memoria di quest’anno, in occasione della liberazione dei campi di concentramento di Ebensee e Mauthausen.

Per partecipare gli studenti dovranno presentare un elaborato sul tema della Memoria, utilizzando canali di comunicazione innovativi, legati alle nuove tecnologie ma non solo, anche dipinti, manifesti o scritti. Una commissione valuterà gli elaborati, individuando poi i vincitori, che saranno 10, che potranno quindi partecipare a un corso di formazione dedicato alla Memoria delle deportazioni naziste e poi al Viaggio della Memoria di quest’anno. Sono stati invitati a partecipare al viaggio anche gli studenti del consiglio comunale dei ragazzi che frequentano le classi seconde e terze delle medie. Il viaggio di quest’anno inoltre vedrà la partecipazione anche dei ragazzi del sentiero blu del Santa Rita.

“Siamo molto contenti di poter lanciare questa nuova edizione del progetto – afferma l’assessore ai Gemellaggi Gabriele Bosi -. Il concorso ci permette di coinvolgere i più giovani, di stimolarne la creatività attraverso la realizzazione dei progetti e di portarli sui luoghi della tragedia per costruire insieme a loro una memoria condivisa che riporteranno nelle scuole ai loro colleghi. Questo viaggio celebra il nostro gemellaggio con Ebensee, luogo in cui si trovava un campo di sterminio nazista e in cui sono stati deportati molti pratesi a seguito degli arresti del marzo 1944. L’evento rappresenta la base del rapporto tra le due nostre comunità”.

Il viaggio si svolgerà dal 2 al 6 maggio e prevederà la visita agli ex campi di concentramento di Mauthausen, Gusen ed Ebensee e all’ex centro di Eutanasia di Hartheim. Si svolgerà in concomitanza con le celebrazioni internazionali per la liberazione dei campi austriaci e parteciperanno 20 Nazioni. La comunità italiana, e in particolare quella toscana, sarà la più numerosa. 

Presenti alla conferenza anche le assessore Benedetta Squittieri e Ilaria Santi che hanno ribadito la volontà dell’amministrazione fin dall’inizio di finanziare questo progetto e di credere nel coinvolgimento diretto dei ragazzi, sempre più giovani, nell’importanza di dare loro stimoli utili ad esprimersi e con lo scopo di esporre la loro prospettiva e partecipare in prima persona.

“Saranno coinvolti in questo progetto, che si rinnova per il decimo anno consecutivo, sia i ragazzi delle scuole superiori che delle secondarie di primo grado perché è molto importante sia dal punto di vista didattico che educativo – ha affermato Mario Battiato, presidente della Rispo, la rete dei dirigenti scolastici -. Le scuole credono molto in questo percorso e l’obiettivo è di costruire e coltivare una memoria condivisa e pacificata, compito non banale con le generazioni più giovani che sono molto distanti dai fatti. Il coinvolgimento avviene attraverso la rete dei presidi, degli insegnanti di storia e attraverso il Museo della Deportazione in maniera formale e informale”.

Infine il presidente di Aned Gabriele Alberti ha sottolineato quanto l’associazione, insieme alle amministrazioni, abbia il compito e si spenda per mantenere viva la memoria, anche grazie agli investimenti come questo sui viaggi della memoria, dei veri e propri percorsi di approfondimento della storia. 


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